lunedì 23 marzo 2015

Anno domini 1215 - Anno domini 2015 - Gli Ottocento anni della "Magna Carta"


                     

OTTAVO CENTENARIO DELLA "MAGNA CHARTA"

Di questi tempi gravi eventi funestano popoli e paesi della sponda sud del Mediterraneo mirandone a sovvertire lo stato di diritto, faticosamente costruito da pochi anni.
Ad esorcizzare il ritorno di fantasmi di epoche buie, gli Armati della Antica Marca ricordano che giusto otto secoli fa, in Inghilterra, Re Giovanni Senzaterra pose il sigillo reale su un atto legislativo conosciuto poi come “Magna Charta Libertatum”.
La “Magna Charta” era in realtà un semplice elenco di diritti e garanzie che tutelavano principalmente i venticinque baroni del regno, ma rappresenta comunque il seme da cui si sviluppo' in seguito l'idea di stato di diritto. Vi troviamo ad esempio limitazioni al potere assoluto del sovrano, l'introduzione del principio per cui nessuno puo' essere arbitrariamente imprigionato, una sommaria regolamentazione sull'imposizione delle tasse ed altro ancora.
Temi anche solo abbozzati nella Magna Charta, maturati ed evolutisi nel corso dei secoli, sono la base dell'attuale ordinamento giuridico inglese nonché del concetto di Stato moderno, cosi' come noi oggi comunemente lo intendiamo.
Oltre le “concessioni” del sovrano inglese, e' altresi' doveroso citare altri due fondamentali provvedimenti legislativi tardo-medievali emanati, questi, entrambi nell'Italia meridionale: nel 1140 Ruggero II° Altavilla, re di Sicilia, promulga le “Assise di Ariano”, nel 1231 l'imperatore Federico II° riordina e completa il corpo normativo dei suoi domini nelle Costituzioni di Melfi”.

La Magna Carta (Magna Charta Libertatum) è redatta in latino, datata 15 giugno 1215 fu siglata a Runnymede,  una zona verde lungo il Tamigi, nella contea inglese di Surrey. 

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